Appello del Partito Pirata Cileno (PPCL) sulle violenze e repressione dalla polizia, riportato dall’Internazionale dei Partiti Pirata.
Il Partito Pirata del Cile (PPCL) chiede agli altri Partiti Pirata di intercedere con i propri governi per chiedere la fine della violenza contro i cittadini e lo stato di emergenza da parte del governo del presidente Sebastián Piñera in Cile. Ci chiedono di monitorare ciò che sta accadendo e di aiutare a diffondere le notizie non appena emergono. Si prega di comunicare questa situazione con i rappresentanti del governo. Incoraggiare le organizzazioni per i diritti umani a osservare gli eventi che si svolgono in Cile.
Per mesi diversi settori sociali sono stati repressi, come le comunità Mapuche (una delle etnie native del Cile e dell’Argentina), e anche gli studenti, con la polizia in assetto antisommossa (forze speciali) all’interno delle scuole. Di recente, il governo ha annunciato l’aumento del costo dei trasporti pubblici nella città di Santiago, che ha già superato un dollaro per passeggero; uno dei più costosi in America Latina. Per protestare, piccoli gruppi di studenti (ragazze e ragazzi di 15 anni) hanno iniziato a eludere il pagamento per la metropolitana. Queste proteste si sono trasformate in massicce manifestazioni e il governo ha messo la polizia antisommossa nelle stazioni della metropolitana, scatenando una forte repressione contro i ragazzini.
I cittadini hanno iniziato a manifestare pacificamente in varie parti della città battendo le strade. Il governo ha decretato uno stato di emergenza a Santiago, consegnando il controllo della città ai militari, il che ha aumentato i disordini e reso le proteste più violente. Esse si sono diffuse in altre città del paese, a causa di tutto il malessere accumulato da decenni di maltrattamenti da parte delle autorità. Si sono moltiplicate le proteste pacifiche di centinaia di migliaia di persone, così come la repressione e la messa in atto dello stato di emergenza in diverse regioni. Con i militari nelle strade e il coprifuoco (proibizione di girare in città di notte), la violenza è aumentata insieme ai disordini dei cittadini, causando una grande distruzione e incendi in grandi supermercati, alcune banche, caselli autostradali e altri locali commerciali. L’intero movimento è nato spontaneamente e non è guidato da gruppi politici organizzati. Ciò complica il panorama, perché riduce le possibilità di un’uscita con l’uso del dialogo.
I partiti e i movimenti dell’opposizione (incluso il PPCL) hanno invitato il governo ad annullare lo stato di emergenza e rimuovere i militari dalle strade. Stiamo anche cercando di coordinare molti attori sociali e politici per mantenere proteste pacifiche, proteggere la popolazione e cercare soluzioni politiche a questa crisi. Tuttavia, il governo è determinato a risolvere questa situazione con la forza. Siamo interessati alle pressioni internazionali sul governo cileno per cambiare le politiche che sta applicando, che in molti casi mancano del necessario sostegno costituzionale e violano i trattati sui diritti umani ratificati dal Cile.
I militari sono nelle strade. La coalizione politica alla quale partecipa il PPCL (Frente Amplio de Chile) ha sostenuto le proteste, che incanalano decenni di frustrazioni prodotte dall’attuazione delle politiche neoliberiste. Le vittime della polizia e della repressione militare si moltiplicano ogni giorno. Vi è stato un aumento delle testimonianze e delle accuse di abuso delle forze di polizia, torture, molestie sessuali e morti per mano di agenti dello Stato cileno.
I media cileni e i comunicati governativi evidenziano gli atti di vandalismo, omettendo i disordini sociali e i problemi che ci hanno portato alla situazione attuale. I partiti di opposizione chiedono al governo di rimuovere i militari dalle strade e di ritirare lo stato di emergenza. Nella popolazione cilena c’è una frustrazione e un malessere vecchio oltre trent’anni, che non è mai statp canalizzato democraticamente. Per questo motivo, i leader dei partiti politici e dei movimenti che compongono la coalizione del Frente Amplio de Chile hanno inviato la seguente lettera all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, chiedendo che questo comitato diventi parte delle indagini per violazioni dei diritti umani che vengono richiesti in Cile.
Documenti
Lettera inviata all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani
Web Link
Fonte Pirate Parties International: Stop the Violence in Chile!
Fonte traduzione in Taverna Pirata: Situazione cilena
Partido Pirata de Chile – PPCL
Pirate Parties International – PPI